Ogni anno, l’elenco delle tecnologie abbandonate, dei servizi e delle funzioni che spariscono si allunga. Il 2018 ha visto sparire alcune celebri. Eccole.
Fra le tecnologie abbandonate nel 2018, per quanto riguarda il Web, ce ne sono alcune che sicuramente non faranno sentire la loro mancanza. Altre invece hanno causato qualche reazione. Altre ancora sono state fulmini a ciel sereno. Fra le tecnologie abbandonate ci sono sia interi siti Web, sia funzioni all’interno dei prodotti più popolari che usiamo tutti. Ecco un elenco delle dieci che, in qualche modo, hanno lasciato il segno.
Google Plus
Google non ha molta fortuna con i social network. E se il fatto che non smetta di provarci è lodevole, i risultati degli ultimi anni non sono stati certo esaltanti da questo punto di vista. Google Plus è l’ultima “vittima” e anche se è durato più di quanto gli esperti si aspettavano, verrà disattivato definitivamente ad aprile 2019. L’annuncio è arrivato a meno di un mese dall’annuncio, sempre da parte di Google, di un’altra chiusura eccellente.
Google Inbox
Sempre per quanto riguarda casa Google / Alphabet, a settembre l’azienda ha annunciato la chiusura di Google Inbox. Per chi non lo sapesse, Inbox era uno strumento alternativo per accedere alla mail di Google, sia da computer sia da Smartphone, che offriva un’interfaccia più asciutta e funzioni più intelligenti.
Ma, forse proprio per il suo aspetto così diverso da una casella di posta elettronica tradizionale, non è mai decollato davvero, e molte delle sue funzioni migliori sono state progressivamente integrate nella gmail tradizionale, in particolare dopo il passaggio alla nuova interfaccia. Anche Google Inbox verrà disattivato definitivamente a marzo del 2019; per il momento è ancora attivo ma non riceve aggiornamenti.
Le recensioni Netflix
Nel 2015 Netflix ha introdotto un sistema di recensioni a stelle per i film e le serie TV presenti sulla sua piattaforma. Questo sistema di recensioni su Netflix è sopravvissuto per poco più di due anni prima di essere sostituito dal sistema “pollice in su” / “pollice in giù” che ci ha accompagnato per la prima metà del 2018.
Nell’agosto 2018, Netflix ha accantonato anche questo sistema. Oggi Netflix non offre nessun sistema di recensioni interno, e non c’è modo per vedere cosa pensa la community dei diversi film e serie TV. Per fortuna, i siti Web che si occupano di recensioni e informazioni non mancano. Per esempio i celeberrimi Rotten Tomatoes e IMDB.
Spotify Running
Spotify Running era un’idea ottima sulla carta. Grazie all’integrazione con i dispositivi mobili Spotify riusciva a calcolare il ritmo della nostra corsa e suggerirci brani il cui ritmo si adattava perfettamente alla nostra andatura.
Questa funzione aveva anche un discreto successo fra gli appassionati di corsa. Ma per qualche strano motivo Spotify l’ha rimossa a febbraio 2018, praticamente senza spiegazioni.
Snapcash
Anche i grandi sbagliano, questo lo sappiamo tutti. Google è forse l’azienda “over the top” che si pone meno problemi a provare novità e a “spegnerle” con altrettanta facilità, mentre altre impiegano tempi un po’ più lunghi. Come in questo caso. Snapcash era un servizio di pagamenti Peer to peer promosso da Snapchat. In pratica ci permetteva di trasferire piccole somme di denaro ad amici e conoscenti, come Paypal o le nostrane Postepay e Hype.
Il servizio è stato avviato nel 2014, ma si subito scontrato con una fortissima concorrenza che gli ha impedito di decollare. Snapchat lo ha terminato in modo definitivo il 30 agosto 2018.
Telltale Games
Nota per aver creato videogiochi di franchise famosi come Il Trono di Spade, The Walking Dead e Jurassic Park. Telltale Games ha chiuso i battenti per bancarotta all’improvviso, a novembre del 2018. Sembra che il problema sia nato perché uno degli investitori si è chiamato fuori durante la produzione di The Walking Dead: the final season.
La chiusura improvvisa di Telltale Games ha lasciato l’amaro in bocca a molti appassionati, anche perché il team era attivo da molti anni, prima sotto il brand LucasArts e poi in proprio.
Yahoo Messenger
Dopo vent’anni di onorato servizio, uno dei primi sistemi di messaggistica istantanea del mondo è stato chiuso da Yahoo a metà del 2018. Ufficialemte per concentrarsi su una nuova App di messaggistica più moderna e al passo con i tempi. Ma per i nostalgici è stato un duro colpo.
StumbleUpon
Altro servizio storico, StumbleUpon era un sito che permetteva di leggere news, guardare video e altri contenuti Web in base ai nostri interessi. Grazie a un’iscrizione si poteva scegliere argomenti, condividere e votare gli articoli, in modo da avere un flusso sempre più profilato.
Lanciato nel 2002, al suo picco di popolarità aveva 40 milioni di utenti attivi al giorno. Ha cessato l’attività a giugno del 2018.
Apple iPhone SE
Famoso soprattutto per essere l’iphone economico, ha terminato ufficialmente il suo ciclo di vita a settembre del 2016, con l’uscita dei nuovi modelli. Con un prezzo di poco superiore ai 500 euro, era amato dagli utenti proprio perché conciliava la qualità Apple con un costo abbordabile.
Dopo la sua uscita di scena, il modello di iphone più “economico” è diventato l’iphone XR, il cui modello base ha un costo di 619 euro.
I Gruppi Home di Windows
Introdotta in Windows 7 nel 2009, la tecnologia Gruppo Home avrebbe dovuto rendere più semplice condividere file, stampanti e risorse all’intorno della nostra rete domestica. In realtà, essendo una funzione specifica di Windows 7, ha sempre faticato a decollare, anche fra gli utenti Windows che all’epoca spesso si trovavano a lavorare in reti “miste” con Windows Vista o XP.
Con il rilascio dell’aggiornamento 1803 di Windows 10, ad agosto 2018 il Gruppo Home è stato rimosso dalle funzioni di Windows.
Fonte foto copertina: unsplash.com/photos/Qq_F_5kS7uo